Conferenza Regionale Cooperazione Internazionale

Mercoledì 14 aprile si è tenuto, on line, un Seminario promosso dall’ Assessorato Regionale alla Cooperazione Internazionale, in preparazione della Conferenza prevista per il prossimo autunno. Con la presenza di un buon numero di partecipanti, è stato inaugurato da una ben documentata introduzione dell’ assessora Serena Spinelli, intenzionata prioritariamente ad avanzare proposte, finalizzate ad aggiornare, anche con nuove metodologie, lo storico sistema di “Governance”, attivato fin qui dalla Regione. 

Come FAIT (Forum Attività Internazionali della Toscana), avevamo già avuto l’ occasione di confrontare e condividere con Serena gran parte dei reciproci propositi ed aspettative, comprese quelle che lei ha nuovamente riproposto con questo Seminario.

Dopo aver salutato ed apprezzato piacevolmente l’attenzione riservata anche ad un argomento di così scontata attualità, malgrado altre scioccanti emergenze, mi sono sentito in dovere di presentare il FAIT, come soggetto preposto a sistematizzare l’integrazione delle direttive sostenute dalle diverse Associazioni che lo hanno costituito,cercando di renderle tutte quante meno isolate e più protagoniste, a prescindere dalla loro più o meno robusta dimensione,attivando occasioni di proficua interlocuzione conautorevoli Istituzioni, a partire ovviamente dalla Regione (con la quale abbiamo da tempo pattuito rapporti di stretta collaborazione) e proseguire con l’Associazione Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, l’ Università…ecc.

Mi sono quindi soffermato a richiamare almeno qualche indirizzo strategico, sintetizzati in ordine assolutamente casuale: 

  1. Raccomandare una maggiore e più efficace trasversalità fra le competenze regionali di settori diversi, a partire ovviamente da Cooperazione Internazionale e Politiche della Migrazione. 
  2. Facilitare processi di Co-programmazione e Co-progettazione fra soggetti di vario livello, sviluppando scambi di parternariato locale, per facilitare così operazioni di effettivo cosviluppo, territorialmente decentrato.
  3. Impostare scenari di dimensione globale, sia per maturare comuni modelli di educazione alla cittadinanza, che per supportare i più consoni per uno sviluppo eco-sostenibile.
  4. Condividere con la Regione l’impegno ad avvalorarceli merito della Cooperazione Internazionale come un vero e proprio investimento, mirato ad azionare un più convincente approccio di interesse politico e non soltanto istituzionale.

Ho concluso il mio dire, con un brevissima sintesi circa il risultato del questionario inviato dal FAIT alle Associazioni di riferimento. Oltre a sottolineare le comuni difficoltà generate come sappiamo, due sono state le prioritarie raccomandazioni:

tenere stretto il rapporto con la Regione, alla quale suggerire anche la necessità di valutare insiemepossibili opportunità, per contribuire a mantenere in piedialmeno parte dell’operatività delle Associazioni;

potenziare e diffondere come FAIT azioni di confronto, dialogo e comunicazione, conl’impegno a riprendereil cammino, insieme e prima possibile.

 Il Seminario si è concluso, in attesa di sviluppare ulteriori confronti con i prossimi,  programmati ancora dalla Regione, in preparazione della CONFERENZA autunnale.

AlfieroCiampolini – Presidente del F.A.I.T.